venerdì 3 febbraio 2023

Che cos'è la Letteratura? Una definizione senza etichette

Che cos'è la Letteratura? Una domanda, mille o più risposte. Partiamo dalla definizione che dà il sito Treccani.it. Per Letteratura, "s’intende comunemente l’insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano comunque". Una definizione esaustiva. Ma proviamo ad andare oltre e aggiungiamo altri tasselli al puzzle di questa disciplina.

Letteratura e Storia

Il sottotitolo proposto suggerisce già qualcosa. La Letteratura è un dialogo continuo tra l'uomo e la storia. Una storia, si badi bene, da non identificare solo con una mera elencazione di eventi e date. Bisogna andare oltre, inglobando anche esperienze, reazioni, cambiamenti che questi eventi hanno prodotto nell'uomo. 

E la letteratura cosa c'entra? I testi letterari sono lo specchio dell'epoca di chi scrive. Si pensi alle pagine tristi, crude e brutalmente realistiche dell'Ungaretti che racconta la Prima Guerra Mondiale o i continui riferimenti di Dante al suo tempo nella Commedia. Due poeti che sono stati citati volontariamente per segnalare la grande distanza cronologica ma anche le stesse modalità di approccio agli scritti e al vissuto.

Ma non solo. La letteratura, il testo letterario, rappresenta un importante strumento di indagine per gli storici. Si ricostruiscono usi, costumi, abitudini della gente che viveva in un passato spesso lontanissimo dal nostro. Quanti esempi, in tal senso, si possono fare con la letteratura latina?

Una profonda interdisciplinarietà

La Letteratura è disciplina umanistica che si serve anche di discipline non umanistiche. Sembra, forse, un paradosso ma la Letteratura è una disciplina che dialoga apertamente con la matematica. È piena di numeri, spesso arricchiti da un'impostazione di tipo allegorico.

Si pensi, ad esempio, all'innamoramento di Petrarca e Laura nel Canzoniere o alla simbologia del tre nell'opera dantesca, con particolare riferimento alla già citata Commedia. Dante è uno degli autori che meglio disciplina l'interdisciplinarietà tra letteratura e altre discipline, soprattutto con l'astronomia, raccordata alla credenze del suo tempo.

Nessuna etichetta

Fornire una definizione esatta di letteratura è complesso. Potremmo continuare a scrivere ma mai, verosimilmente, arriveremmo a una definizione soddisfacente. Lasciamo, dunque, spazio alle nostre esperienze, sensazioni e spunti. Senza etichette…

giovedì 6 luglio 2017

Boccaccio e i Fabliaux: un binomio produttivo

Cosa potrebbe mettere in relazione la letteratura francese medievale e Giovanni Boccaccio? Il mondo oitanico (lingua d'oil) è stato uno dei settori più produttivi per la letteratura francese generale, per via dei diversi generi letterari e per gli argomenti trattati in essi.

Oggi vogliamo parlarvi dei Fabliaux: essi sono dei testi poetici di argomento spesso scandaloso e osceno, ma che dietro nascondo un insegnamento. Quando Boccaccio cominciò a scrivere il Decameron aveva ben presente la natura dei fabliaux e dei loro autori più importanti, tra cui ricordiamo Rutebeuf, Jean Bodel, ecc.


Letteratura francese e letteratura italiana, dunque, anche in questo caso entrano in contatto. Gli esempi che adesso elencheremo, vanno a esplicitare ancora meglio quanto detto sopra: 

  1. NOVELLA 10, IX GIORNATA. Siamo di fronte alla famosa novella di Donno Gianni, il quale con un incantesimo vuole trasformare la moglie di Pietro in una cavalla, tramite un "'ncantamento". Questa novella, narrata da Dioneo (questo spiega anche il tema erotico), si ricollega a un noto fabliau francese di Rutebeuf: "De la pulcelle qui vouloit voler", dove si narra la storia di questa giovane ragazza sedotta da un pret, il quale riesce a ingannarla, soddisfacendo così le sue passioni carnali, creandole il becco e, soprattutto, la coda. L'affinità è dunque presente da un punto di vista contenutistico e tematico;
  2. NOVELLA 8, III GIORNATA. Anche questa famosissima novella, dove Ferondo viene imbrogliato da un abate che lo "manda in purgatorio", per soddisfare le sue passioni carnali con la moglie del protagonista, la quale rimarrò incinta. Questa novella si ricollega a un fabliau di Jean Bodel, chiamato "Du vilain de Bailluel", dove una donna stanca del marito, fa credere a quest'ultimo di essere morto, mentre lei, proprio di fronte a lui, raggiunge il piacere con un'altra figura del mondo religioso. Anche qui, come nell'esempio precedente, si nota una forte affinità contenutistica e tematica.
Per saperne di più sui due testi dei fabliaux, consultate la nostra pagina Facebook.

venerdì 27 gennaio 2017

“Un pesce fuori dall'acqua non sa starci.” 

Che valore ha questa frase, tratta da "I Malavoglia" di Verga, in una società come la nostra? Possiamo stare al di sopra di quanto abbiamo? Un salto di qualità è possibile?

martedì 24 gennaio 2017

“Oh quante sono incantatrici, oh quanti incantator tra noi, che non si sanno!”

Ludovico Ariosto
“A me pagano un diritto d’autore per le storie che scrivo, e alla Grecia che ha sparso nel mondo il suo vocabolario, neanche grazie.”

Erri De Luca

La figura dell'intellettuale

Molti grandi autori del passato, tra cui Dante e Petrarca, furono impegnati in vari ambiti della vita socio-culturale dell'epoca. Basti pensare ai rapporti che i due ebbero col papato e con l'imperatore.

Dante, all'interno del comune fiorentino, fu per un certo periodo pretore. Proprio durante questo suo mandato, arrivò ad esiliare uno dei suoi più importanti amici, che ritroveremo anche all'interno della Commedia: Guido Cavalcanti. Dante in generale fu coinvolto in vari ambiti del sapere: partendo dalla sua smisurata passione per la letteratura, fu un grande teorizzatore della lingua. Ciò lo si nota, in particolar modo, all'interno del suo trattato latino intitolato "De vulgari eloquentia".

Petrarca durante la sua vita ebbe a che fare con numerosi incarichi da ambasciatore presso i più importanti comuni italiani.Personaggi del genere, che ritroveremo nel '400 con la figura di Leon Battista Alberti, possiamo dunque definirli come intellettuali "a tutto tondo", poiché tendono ad aprire il proprio raggio conoscitivo a più ambiti del sapere e ai vari aspetti della vita dell'uomo.

SI POTREBBE PARLARE ANCORA OGGI DI UNA FIGURA SIMILE?

lunedì 23 gennaio 2017

"Ed abbi questo per certo, che colei sola è casta la quale o non fu mai da alcuno pregata o, se pregò, non fu esaudita.” 

Giovanni Boccaccio


Che cos'è la Letteratura? Una definizione senza etichette

Che cos'è la Letteratura? Una domanda, mille o più risposte. Partiamo dalla definizione che dà il sito Treccani.it . Per Letteratura, ...