Conoscete Francesco Petrarca? Una figura controversa e spesso divisa tra la voglia di fuggire dall'epoca in cui vive e l'affrontare i problemi della stessa (spesso intrattiene rapporti e con il Papa e con l'imperatore).
Ma Petrarca, noi vogliamo ricordarlo per la sua forte propensione alla ruminatio dei libri: leggere diverse volte e continuamente quelli che lui definisce i suoi "padri" e le sue guide. Lettura e scrittura diventano le fonti dell'esistenza più vera per il poeta toscano. In tal senso, vogliamo raccontarvi un aneddoto del giovane Petrarca.
Un giorno, il padre di Francesco, stufo della sua continua applicazione ai testi classici latini o ai vari manoscritti da lui posseduti, decise di sequestrarli al figlio e darli alle fiamme. Il tentativo meschino del padre si rivelò fallimentare: il giovane Petrarca, in preda alla disperazione, suscitò nel padre una tale tenerezza da salvare i preziosi manoscritti del figlio. Proprio quest'ultimi saranno fondamentali nel corso della sua carriera letteraria, la quale culminerà con la stesura del Canzoniere.
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