venerdì 27 gennaio 2017

“Un pesce fuori dall'acqua non sa starci.” 

Che valore ha questa frase, tratta da "I Malavoglia" di Verga, in una società come la nostra? Possiamo stare al di sopra di quanto abbiamo? Un salto di qualità è possibile?

martedì 24 gennaio 2017

“Oh quante sono incantatrici, oh quanti incantator tra noi, che non si sanno!”

Ludovico Ariosto
“A me pagano un diritto d’autore per le storie che scrivo, e alla Grecia che ha sparso nel mondo il suo vocabolario, neanche grazie.”

Erri De Luca

La figura dell'intellettuale

Molti grandi autori del passato, tra cui Dante e Petrarca, furono impegnati in vari ambiti della vita socio-culturale dell'epoca. Basti pensare ai rapporti che i due ebbero col papato e con l'imperatore.

Dante, all'interno del comune fiorentino, fu per un certo periodo pretore. Proprio durante questo suo mandato, arrivò ad esiliare uno dei suoi più importanti amici, che ritroveremo anche all'interno della Commedia: Guido Cavalcanti. Dante in generale fu coinvolto in vari ambiti del sapere: partendo dalla sua smisurata passione per la letteratura, fu un grande teorizzatore della lingua. Ciò lo si nota, in particolar modo, all'interno del suo trattato latino intitolato "De vulgari eloquentia".

Petrarca durante la sua vita ebbe a che fare con numerosi incarichi da ambasciatore presso i più importanti comuni italiani.Personaggi del genere, che ritroveremo nel '400 con la figura di Leon Battista Alberti, possiamo dunque definirli come intellettuali "a tutto tondo", poiché tendono ad aprire il proprio raggio conoscitivo a più ambiti del sapere e ai vari aspetti della vita dell'uomo.

SI POTREBBE PARLARE ANCORA OGGI DI UNA FIGURA SIMILE?

lunedì 23 gennaio 2017

"Ed abbi questo per certo, che colei sola è casta la quale o non fu mai da alcuno pregata o, se pregò, non fu esaudita.” 

Giovanni Boccaccio


Aneddoto dantesco: era davvero dotato di una così grande memoria?

Si dice che Dante fosse un uomo dotato di una memoria eccezionale. Un giorno fu fermato per strada da uno sconosciuto, il quale gli chiese: "Qual è l'alimento più buono del mondo?"

"L'ovo", rispose Dante.

L'anno successivo la stessa persona incontrò nuovamente Dante nella stessa strada e gli chiese: "Con che cosa?"

"Col sale", rispose subito Dante.

sabato 21 gennaio 2017

Dante: un uomo che guardò al futuro


“Perché quando lo strumento dell'intelligenza si somma alla forzabruta e alla malvagia volontà, il genere umano è impotente adifendere se stesso.”

                                  Dante Alighieri 

venerdì 20 gennaio 2017

La figura controversa di Francesco Petrarca

Conoscete Francesco Petrarca? Una figura controversa e spesso divisa tra la voglia di fuggire dall'epoca in cui vive e l'affrontare i problemi della stessa (spesso intrattiene rapporti e con il Papa e con l'imperatore). 

Ma Petrarca, noi vogliamo ricordarlo per la sua forte propensione alla ruminatio dei libri: leggere diverse volte e continuamente quelli che lui definisce i suoi "padri" e le sue guide. Lettura e scrittura diventano le fonti dell'esistenza più vera per il poeta toscano. In tal senso, vogliamo raccontarvi un aneddoto del giovane Petrarca. 

Un giorno, il padre di Francesco, stufo della sua continua applicazione ai testi classici latini o ai vari manoscritti da lui posseduti, decise di sequestrarli al figlio e darli alle fiamme. Il tentativo meschino del padre si rivelò fallimentare: il giovane Petrarca, in preda alla disperazione, suscitò nel padre una tale tenerezza da salvare i preziosi manoscritti del figlio. Proprio quest'ultimi saranno fondamentali nel corso della sua carriera letteraria, la quale culminerà con la stesura del Canzoniere.


"Seguite i pochi e non la volgare gente"

Francesco Petrarca

L'esperienza Verghiana

“Tenevamo gli occhi fissi nel cielo, e mi pareva che le anime nostre si parlassero attraverso l'epidermide delle nostre mani e si abbracciassero nei nostri sguardi che s'incontravano nelle stelle.” 

Giovanni Verga

giovedì 19 gennaio 2017

“Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose! E come possiamo intenderci, signore, se nelle parole ch’io dico metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me; mentre chi le ascolta, inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro? Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!” 

Luigi Pirandello


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